Forse non tutti sanno che i coriandoli sono stati inventati da un triestino.
Buona domenica!
Forse non tutti sanno che i coriandoli sono stati inventati da un triestino.
Ettore Fenderl nacque a Trieste il 12 febbraio 1862 e fu uno scienziato di fama internazionale ma a lui viene attribuita anche l’invenzione dei coriandoli. Quand’era ancora un bambino, impossibilitato a gettare dalla finestra di casa alla sottostante sfilata di carnevale i tradizionali confetti e i petali di rose, decise di tagliare in piccoli triangolini dei fogli di carta colorata che quindi lanciò dalla propria finestra di un palazzo in Piazza della Borsa. L’effetto fu subito notato dalle maschere nonché dalla polizia che si recò in casa del bimbo per ottenere delucidazioni. La voce corse subito a Vienna (era il 1876 e Trieste era un’importante città dell’Impero Absburgico) e a Venezia e l’idea, per altro mai brevettata, fece con successo il giro del mondo. Il nome “coriandolo” attribuito ai pezzetti di carta deriva dall’atavico utilizzo dei semi di coriandolo rivestiti di zucchero lanciati nelle feste di carnevale.
(da http://www.tuttotrieste.net/ )
E sapete che in un sacco di lingue vengono chiamati confetti? (fra cui inglese,tedesco, francese, olandese, svedese e spagnolo)
L’origine della confusione linguistica ha origine nel Rinascimento quando in Italia ai matrimoni o durante il carnevale si usava lanciare veri e propri dolcetti, i confetti appunto. È attestato che già prima del 1597 i confetti stessi erano anche chiamati coriandoli «cuopronsi i coriandoli di zucchero per confetti», ovvero si utilizzassero talora i semi della pianta del coriandolo al posto delle mandorle nei piccoli dolci.
E adesso che vi ho erudito posso tornare ai miei vestiti per domenica prossima che ,grazie a due amiche preziose e mia sorella.stanno venendo veramente bene!
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