La mia Barcolana53 con il Team Coup de Coeur
Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri.
(Mark Twain)
La galleria di immagini completa su
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Perfetta per me questa frase di Mark Twain, solo che sono passati trent’anni e non venti e gli ormeggi li ho mollati per la Barcolana53 con l’aiuto di Paolo Braico ed il suo Team della bellissima Coup de Coeur .
Per chi mi segue e non sa cos’è la Barcolana una spiegazione è dovuta. La Coppa d’Autunno è la regata “più grande del mondo” come orgogliosamente vogliono sottolineare gli organizzatori, è certamente una delle più affollate, si tiene nel Golfo di Trieste ogni anno, la seconda domenica di ottobre. Si svolge lungo un percorso di circa 15 miglia (più o meno 30 km). La partenza è su una linea che collega il Castello di Miramare al Faro della Vittoria . Diciamo pure che è l’anima marinara dei triestini!
Per saperne di più https://www.barcolana.it/barcolana53
Torniamo alla mia personale esperienza che è stata veramente emozionante , adrenalina pura . In genere sono abbastanza fifona e non sono una sportiva con un unica eccezione: andar per mare , sia sopra che sotto, immersa o su un natante, io mi sento libera. Il suo profumo salmastro mi da energia e felicità e avevo questo piccolo sogno da realizzare: “fare” questa regata . Non faccio parte del mondo della vela e neppure di quelli che , per una settimana girano con i colletti alzati delle polo (un modo scherzoso per apostrofare chi si sente skipper figo solo in questa occasione) ma mi affascina da sempre e , prima di diventare troppo “anziana” , mi sono lasciata alle spalle la discrezione e ho chiesto a Paolo se mi portava con se. Armata delle mie Canon e sentendomi alquanto fantozziana dato che non ho un abbigliamento adeguato, mi sono presentata alle 8.30 di domenica mattina in Porto San Rocco, Muggia, dov’è ormeggiata la Coup de Coeur, incurante della bora che soffiava impetuosa da giorni ma, per il meteo, doveva essere in calo. ( La bora è il vento più violento e turbolento d’Italia e dell’intero bacino del Mediterraneo. Visto le sue particolari e complesse caratteristiche è anche uno dei venti più studiati al mondo. Frequentemente soffia con estrema violenza, tra l’autunno, l’inverno e l’inizio della primavera, lungo il Golfo di Trieste, la costa dell’Istria e la Dalmazia, fino al confine con il nord dell’Albania, con furiose raffiche discendenti che raggiungono il medio-alto Adriatico per poi proseguire in direzione del Veneto, della Romagna e dei litorali di Marche e Abruzzo, dove può dare origini a mareggiate con un consistente moto ondoso, malgrado un “Fetch” (spazio di mare su cui soffia il vento) piuttosto limitato. fonte https://www.ilmeteo.net/notizie/scienza/la-bora-origine-del-vento-piu-violento-del-mediterraneo.html )
Non ho messo minimamente in conto che poteva aumentare!! Spavalda e sicura ! Ah sì! Non immaginavo minimamente che mare incazzato mi sarei trovata davanti.
La velocità del vento si misura in nodi
Esempio:
VELOCITA’ IN NODI | DESCRIZIONE DEL VENTO | |
---|---|---|
6 | 22-27 | Vento fresco |
7 | 28-33 | Vento forte |
8 | 34-40 | Burrasca |
9 | 41-47 | Burrasca forte |
e , ieri, certe raffiche (che a Trieste si chiamano refoli) hanno sforato i 50 nodi !
Siamo partiti dal porto che il mare era mosso ma gestibile, poi, pian piano, l’intensità del vento è aumentata mentre il cielo si annuvolava nascondendo il sole e dando un colore cubo al mare e faceva risaltare ancora di più la schiuma bianca delle onde. Uno spettacolo della natura, potente e grandioso.
Sballottata di qua e di là stavo sulle scalette del boccaporto per non disturbare e fotografavo con non poche difficoltà Dopo poco mi sono beccata subito una bella spruzzata d’acqua che mi ha bagnato dai capelli in giù, veloce sono corsa ad asciugare la reflex (il salmastro è veleno anche se le mie canon sono tropicalizzate). Ero attrezzatissima per questi eventi e poco preoccupata, scattavo cercando di cogliere momenti interessanti. Il raggiungimento della prima boa ha visto una lotta tra natanti che sembrava una battaglia …e la bora aumentava, fischiava mentre gli skipper urlavano: “ocio che riva!” e le barche cercavano di sorpassarsi senza scontrarsi con manovre veramente difficili. Uomo vs Natura, è proprio il caso di dirlo!
Passata la boa (che non sono riuscita a fotografare perchè ero in posizione sfavorevole) sono scesa a cambiare macchina è arrivato un “refolo” più forte degli altri che ha dato una scassata forte allo scafo e mi sono ritrovata distesa su un divanetto, sul morbido fortunatamente, da quel momento un senso di nausea, vertigini, sudorazione fredda si sono impadroniti di me : la mia prima volta con il mal di mare!! Io, con il mal di mare ahahahah, giuro che non ci credevo e ho cercato di reagire ma non sono riuscita a rialzarmi. Per un’oretta sono rimasta lì sotto, ancorata talmente bene che oggi ho dei dolori fino ai polsi. Stavo con gli occhi chiusi ad ascoltare i forti colpi che il mare dava allo scafo e le voci degli skipper che si davano da fare per governare la barca, accompagnati dal rumore forte delle vele, ai fischi della bora e rimuginavo su come era finita miseramente la mia “regata” fotografica…subito dopo la prima boa! un pò mi sono vergognata, lo ammetto, ma solo un pò perchè la situazione era veramente difficile e forte anche per chi è abituato a stare in mare da anni.
Di quell’ora passata come un’ameba ho però imparato tanto su come l’uomo può vincere le avversità della natura con la conoscenza, l’organizzazione e la calma. Ascoltavo le voci di Paolo, Bruno, Dario, Andrea, Maurizio, Elisa che si alternavano nel governare le vele e il timone, voci che mi davano la sicurezza di un team che conosceva bene il mare e come fare per domarlo. Non c’erano urla come in altre barche, una coordinazione perfetta ! Posso solo dire : magnifici! Mi hanno dato una grande lezione di vita che non dimenticherò.
ogni tanto , qualcuno mi urlava : <<Fiore, come stai? Vieni a prendere aria!>> e
pian piano sono riemersa alla luce e mi son goduta il ritorno al porto, imbracciando di nuovo le mie reflex ,con bora in attenuazione (ma sempre forte ).
Ritornati in Porto San Rocco ci siamo trovati un bel comitato d’accoglienza e l’attracco, se pur comunque difficile , è stato perfetto.
Mi era passato tutto, dimenticata della nausea e, sembrerà strano, felice ed orgogliosa di aver fatto parte di un’edizione della Barcolana che rimarrà sicuramente nella storia a causa di parecchi incidenti , vele e alberi divelti, uomini in mare !!
Grazie super team di Coup de Coeur! Grazie infinite per avermi dato questa grande lezione di vela!
Paolo Braico
Bruno Braico
Dario Babich
Andrea Bandiera
Maurizio Primosi
Elisa Babich
i miei nuovi eroi!
Mi hanno chiesto se mi è passata la voglia di navigare, passata? Assolutamente NO….anzi mi è venuta una voglia prepotente di imparare! hi vivrà vedrà! Buon vento!
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