La fotografia di matrimonio
Settembre, un mese delle spose da sempre, da almeno 50 anni…
Mentre mi preparo per domani, facendo anche la danza del sole propiziatoria, penso a quanti “settembre” ho passato a fotografar spose e sono ricordi piacevoli, di un lavoro difficile che però dà in cambio tante soddisfazioni. Saper raccontare una giornata così importante non è facile ma è come scrivere una storia, è far parte di questo evento. ..e a me piace.
Mentre pulisco le lenti degli obiettivi , carico batterie e scelgo gli obiettivi mi viene anche da pensare a quanto dobbiamo studiare per avere padronanza della tecnica. Pensate alle situazioni che capitano ad un fotografo di nozze e vedrete che la tecnica è basilare per saper affrontare qualsiasi situazione di luce e di composizione , essere veloci nell’adattarsi e saper dirigere anche….non è per niente facile. I primi anni sono stati veramente duri , dovete pensare che ho iniziato con una Rollei biottica . 6 rollini da 12 pose 120 per tutto il servizio (12×6= 72 scatti per un album di 50 foto, non si poteva sbagliare). Il primo matrimonio ero in Chiesa a Montuzza, Trieste, ed ero così emozionata che mi tremavano le gambe e sono scivolata sui gradini di marmo dell’altare (fortunatamente prima della cerimonia)….lo ricordo ancora oggi ! Che ansia!
Poi studi e diventi sempre più sicura e lavori con Hasselblad! E’ stato il Top ! Dagli anni 80 ai 2000, in analogico. Pellicole nuove , la tecnica in fermento , anni veramente bellissimi per la fotografia in generale, nuovi modi di fotografare i matrimoni (anche molto kitch alle volte con foto tagliate a striscioline sottili, disegni con l’aerografo e altri filtri ),
Poi è arrivato il digitale…..ma quella è un’altra storia …
il digitale ha cambiato un’epoca ma non è riuscito a cambiare certe regole della fotografia di matrimonio. Non basta essere bravi tecnicamente , bisogna conoscere certe regole di base che non sono mai cambiate, avere delle accortezze che si imparano nel tempo,
capire le esigenze degli sposi …i bello di tutto questo che si instaura un rapporto che, qualche volta, è arrivato addirittura all’amicizia!
La fotografia di matrimonio è complessa, è vero, non puoi “buttar su”, deve essere tutto ben organizzato e , se sai consigliare bene, puoi essere anche utile all’organizzazione dando idee e qualche piccolo consiglio pratico…
Sì…è proprio un mestiere che amo e vi svelo come mi piacerebbe farlo tra qualche anno:
– io con solo una macchina al collo (possibilmente Hasselblad)
– un fotografo/a che farà tutte le sequenze della cerimonia e mi aiuterà a sistemare gli sposi nelle pose degli esterni
– un autista-portaborse-addetto luci che mi accompagnerà con la macchina , avrà lo carrello con attrezzatura e mi passerà gli obiettivi e quello che mi serve. Avrà anche una lampada flash per creare dei punti luce diversi….
Credete che voglia forse un pò troppo? Anche no….il mio problema è il peso che mi rallenta e limita, se tolgo quello e posso fotografare in libertà credo di poter dare ancora qualcosa di carino sul mercato della #weddingphotography !
Buona serata!
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